Cos'è la Mindfulness

Il termine Mindfulness è la traduzione in inglese della parola "Sati” in lingua Pali, che significa "attenzione consapevole” o "attenzione nuda”.

L’idiogramma cinese per "mindfulness” è "nian” (念) che è la combinazione di due caratteri diversi, ognuno dei quali ha il suo significato. La parte superiore dell’idiogramma significa "adesso”, mentre la parte inferiore significa "cuore” o "mente”. Letteralmente l’idiogramma completo indica l’atto di vivere il momento presente con il cuore. 

Secondo la definizione di Jon Kabat-Zinn, Mindfulness significa "porre attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante” (1994, p. 63). 

Si tratta cioè di dirigere volontariamente la propria attenzione a quello che accade nel proprio corpo e intorno a sé, momento per momento, ascoltando più accuratamente la propria esperienza, e osservandola per quello che è, senza valutarla o criticarla.

 

La pratica di questo particolare "atteggiamento della mente”, che possiamo definire anche "consapevolezza”, deriva dal buddismo theravada, una delle due maggiori correnti del pensiero buddista, diffusa da 2500 anni in Asia meridionale e sudorientale, in particolare in Birmania, Cambogia, Laos, Sri Lanka e Tailandia, sia nell’ambiente monastico che laico. 

 

L’utilizzo, da parte della medicina occidentale, di Mindfulness per la promozione della salute è invece un’acquisizione relativamente recente, iniziata negli anni ’70 negli Stati Uniti (protocolli Mindfulness based stress reduction).

Benchè l’origine della pratica mindfulness derivi dal pensiero buddista, non è necessario abbracciare la religione buddista per praticare lo sviluppo della consapevolezza. Essa è infatti una forma di meditazione non concettuale universalmente accessibile e non dipende da alcun sistema di credenze, né da alcuna ideologia.

 

 

Ma in cosa consiste praticamente Mindfulness?

Mindfulness è, nella pratica, una forma di meditazione, pertanto richiede tempo, energia, determinazione, fermezza e disciplina. Dal  punto di vista dei processi mentali essa si sostanzia nel prestare, nel momento presente, attenzione  a quattro elementi: il proprio corpo, le proprie percezioni sensoriali (fisiologiche, fisiche e psicologiche appartenenti agli ampi domini del piacevole, spiacevole, misto e neutro), le formazioni  mentali (ad es. la rabbia, il dolore o la compassione) e gli oggetti della mente (ogni formazione mentale ha un oggetto, si è arrabbiati con qualcuno e per qualcosa ecc…). L’osservazione di questi elementi della propria esperienza soggettiva avviene in uno stato di autentica calma non reattiva, nel quale si accetta ciò che viene osservato per quello che è, consentendo ai cambiamenti di avvenire naturalmente, senza ostacolarli né promuoverli ed evitando la solita resistenza o il solito giudizio che causano ulteriore sofferenza.

 

Benefici

Le persone che seguono un percorso di Mindfulness riscontrano solitamente diversi vantaggi, come riportato da R.A Baer nei suoi studi, come, ad esempio: miglioramento della capacità di attenzione e di concentrazione nel lavoro, per esempio riuscendo ad individuare e seguire le priorità con lucidità; migliore regolazione emozionale e aumento delle emozioni positive (R. Davidson, 2003); maggior consapevolezza di sé e degli altri. Questo favorisce una visione più chiara e realistica di cosa è possibile chiedere a se stessi e agli altri; maggior capacità di ascoltare attentamente, di comunicare in modo chiaro e di entrare in sintonia con gli altri; maggior capacità di rilassarsi, una diminuzione del dolore e un incremento della capacità di far fronte al dolore, una maggiore energia ed entusiasmo, un incremento della resilienza di fronte a situazioni stressanti, sia a breve che a lungo termine.
 maggior capacità di ascoltare in modo più consapevole i segnali del corpo e della mente, coltivando le risorse interne di guarigione e una maggiore accettazione di sé e del proprio stato di malessere, sia fisico che mentale.

 

Condizioni cliniche per cui esistono studi di efficacia in letteratura: 

Ansia; Somatizzazioni gastro intestinali; Disturbo di Panico, il DOC (disturbo ossessivo-compulsivo), la depressione, ;Stress lavorativo, familiare e finanziario; Dolore emotivo (grief); Asma; Cefalee; Tumori - riduzione dolori; Cardiopatie; Malattie croniche e dolori cronici; Ipertensione; Depressione; Attacchi di panico; Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione; Disturbo da stress post traumatico (PTSD); Sindrome da affaticamento cronico ; Malattie della pelle; Fibromialgia; Disturbi del sonno; psoriasi; le ricadute in pazienti con uso di sostanze, il disturbo borderline di personalità, ed altro ancora. 

 
 
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